Attenti agli odonimi!
anno
numero
luglio
A Pisa i nomi dei luoghi nascondono curiosità, storie di vita odierne e brutte sorprese
Gli articoli:
Attenti gli odonimi! di Franco Farina e Sandro Noto
Vivendo in una città ai nomi delle strade ci si abitua, come se fossero elementi intrinseci al paesaggio urbano. Abituati ad ascoltarli e a utilizzarli a fini pratici, inconsciamente li riduciamo a suoni che individuano luoghi, ignorandone il significato. Eppure le vicende storiche e i personaggi celebrati dagli odonimi definiscono “il romanzo della città”, ossia un insieme di memorie che dovrebbero plasmare la nostra identità collettiva. Scorrendo lo stradario pisano con questa consapevolezza, si scopre però che i valori evocati sono a volte obsoleti o persino inquietanti. Resistono intitolazioni a fascisti o a episodi del passato coloniale. Le donne sono quasi inesistenti ad eccezione di alcune figure religiose. Il Risorgimento domina a scapito della storia recente. È possibile allora riscrivere il nostro romanzo?
Poiché una lumaca può inguaiare un aeroplano di Tiziana Paladini
L’aeroporto di Pisa è un habitat ideale per molte specie animali, ma la loro presenza può dar luogo a impatti con gli aerei con conseguenze anche gravi. Siamo andati a conoscere le persone che lavorano per ridurre al minimo i rischi, tutelando la nostra sicurezza e quella degli animali stessi.
Volevo fare il barbiere indiano di Simone Rossi
Il salone Papillon di lungarno Mediceo ha chiuso i battenti il 30 aprile con il definitivo pensionamento, dopo oltre sessant’anni di attività, del noto barbiere-fotografo Sergio Pampana. Il nostro cronista, cliente da sempre, lo ha intervistato facendosi i capelli per l’ultima volta a mezz’ora dalla chiusura.
Le rubriche:
Obiettivo personale di Enrico Mattia Del Punta
Una foto vale più di mille parole
Spiegato bene di Viola Bachini
C’è un grosso buco in mezzo alla città