L’essere vivente più anziano di Pisa
di Antonio Petrolino
È un albero, così longevo perché da due secoli si fa gli affari suoi
Anni fa mi capitò di intervistare il professor Giacomo Lorenzini, ordinario di Patologia vegetale presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa. L’argomento di allora era (sic!) un’epidemia, quella che stava colpendo i platani cittadini. Ne furono abbattuti a decine a causa di una malattia chiamata “cancro colorato del platano”. Una cosa in particolare mi rimase impressa di quella chiacchierata. Secondo Lorenzini l’essere vivente più anziano di Pisa (giardino botanico chiaramente escluso dal computo) è un albero. Il platano accanto alla Cittadella. Secondo il professore ha circa duecento anni e sopravvive così a lungo grazie al fatto che non ha altre piante vicine e quindi è più tutelato verso la trasmissione di parassiti e malattie. Di fatto, il platano è in isolamento da due secoli.
E allora siamo andati a ricercare questo albero nelle foto più antiche che abbiamo trovato (chiedendo al nostro direttore di sfogliare per noi la sua intera biblioteca di storia pisana). Ecco il confronto con oggi.
Foto di copertina – A sinistra: la Cittadella fotografata all’inizio del Novecento con un albero sulla destra. Foto tratta da “Pisa una volta” di Athos Bigongiali, Pacini Editore. A destra: la Cittadella oggi. Foto di Federico Pellicci.
Conclusione: potrebbe essere lui.
Di seguito – Foto 1: 1922 – il Sostegno con la Cittadella e un albero sullo sfondo. Foto tratta da “Almanacco pisano” di Giampiero Lucchesi, Tg Book Editore. Foto 2 : la stessa vista oggi. Immagine tratta da Google Street View.
Conclusione: potrebbe essere lui di nuovo.